NewsI generi videoludici: le avventure

I videogiochi sono un’attività ricreativa immensamente popolare e redditizia. Nel 2021, i ricavi dell’industria videoludica sono stati superiori a quelli dell’industria cinematografica, e il numero di persone che hanno dichiarato di giocare non è mai stato così alto. I videogiochi si differenziano per gli svariati generi disponibili, anche se, al giorno d’oggi,  la distinzione è sempre meno netta, e molti generi tendono ormai a mescolarsi tra loro. Tra i generi videoludici più importanti compaiono le avventure (o adventure game) caratterizzate dall’esplorazione e dalla risoluzione di enigmi.

Le origini del genere

 

Genere fondamentale per l’evoluzione dei videogiochi, l’avventura include molto spesso situazioni pericolose, fughe, problemi da risolvere con intelligenza e abilità. Comprendendo un’ampia varietà di generi letterari, come il fantasy, la fantascienza o il giallo, la focalizzazione sulla storia tipica dell’avventura consente a questo genere di utilizzare in maniera massiccia altre forme d’arte basate sulla narrazione.

Il primo gioco di avventura mai pubblicato è stato Colossal Cave Adventure, nel 1976. Caratterizzato soltanto da testo e considerato il primo esempio di narrativa interattiva, il gioco è stato sviluppato da Will Crowther, che ha unito il suo hobby per la speleologia con il suo amore per la fantasia. Il giocatore veste i panni di un esploratore che si avventura in una caverna ricca di tesori, dalla quale però molti non hanno mai fatto ritorno.

Da qui in poi il genere comincia a diffondersi a macchia d’olio e negli anni ’80 comincia ad affermarsi un’azienda fondata da alcuni studenti del MIT, la Infocom, che diede vita a quella che è con tutta probabilità la serie di avventure testuali più famosa di sempre: Zork.

Infocom e le avventure testuali

Esponente di culto delle avventure testuali, Zork metteva il giocatore alla ricerca di una serie di tesori all’interno di un pericoloso mondo tutto da immaginare leggendo le descrizioni offerte sullo schermo. La particolarità di questo gioco e del genere videoludico in sè era la totale assenza di grafica ed effetti sonori. In Zork, infatti, era disponibile solo un racconto per capire gli spazi dove muoversi, raccogliere oggetti, interagire con l’ambiente circostante.

Oltre alla storia coinvolgente e ai tanti enigmi da risolvere, in aggiunta ai nemici da combattere, il punto di forza della prima trilogia di Zork era l’interazione intelligente fondata esclusivamente sulle nostre capacità di immaginazione e quindi elaborazione di un mondo invisibile ai nostri occhi.

Le avventure grafiche

Con gli anni le avventure testuali, nonostante il loro enorme successo, cominciarono a passare di moda, soppiantate dall’uso sempre più costante della grafica. Lucasfilm Games, conosciuta in seguito come LucasArts, nacque nel 1982 come sezione dell’omonima casa cinematografica in qualità di azienda improntata sullo sviluppo di videogiochi. Con Labyrinth, datato 1986 e tratto dal celebre film con David Bowie, lo studio dà vita a un ibrido tra avventura testuale e quella che verrà poi riconosciuta come avventura grafica.

Aconsolidare il genere delle avventure sarà Maniac Mansion, caratterizzato da tutta una serie di elementi che lo contraddistinguono: dall’innovativa interfaccia grafica alla presenza di numerosi finali, passando per la quantomai bizzarra trama e da una buona dose di umorismo propria, da quel momento in poi, di tutte le produzioni targate LucasArts.

Per concludere

Conoscere i generi videoludici è molto importante quando si entra a far parte della Game Industry, perché si risponde a dei modelli di base e si rispettano degli standard sotto i quali non si può scendere. Vigamus Academy propone un corso annuale in Game Design & Development dove poter approfondire i vari standard dei generi videoludici e dove potersi specializzare nel settore.

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